Kira McSpice da Boston ha esordito nel 2019 con "Prodrome", disco intriso di umori dark-folk a cavallo fra Chelsea Wolfe e Marissa Nadler. Il suo progetto è quello di pubblicare quattro lavori ispirati alle fasi dell'emicrania. "Aura", la seconda parte, è un EP, uscito ad Agosto 2020, e vede la cantautrice impegnata in suggestioni ambient. La terza fase a quanto pare è la più dura. Il nuovo lavoro si intitola "Attack" e vede la partecipazione di un bassista e un batterista. La musica inevitablmente diventa più massiccia. "Burden" parte con una parte iper-distorta ipnotica che sfocia in rumorismo e urla. "Icepick" ha un andamento che ricorda la Chelsea Wolfe più potente mescolata a Rose Kemp. "Attack" non molla la presa e si trasforma velocemente in un delirio free-noise sciamanico vagamente alla Diamanda Galas.
"Daylight" ha il sapore drammatico di Chelsea Wolfe periodo "Apokalyps", in cui finalmente Kira può far ascoltare pienamente la sua voce. Il finale è assegnato alla lunga (quasi 10 minuti) "Womb", tra doom funerario, slowcore ed suoni efferati.
Kira McSpice è un bel progetto, variegato e sincero. Adatto agli amanti delle dark lady e dell'oscurità. Non è Lingua Ignota ma potrebbe riservare parecchie sorprese.
[Dale P.]
Canzoni significative: Daylight, Attack.
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