In Inghilterra è riesploso il sacro furore delle chitarre, non ancora chiaro se come risposta al trend Idles o come semplice necessità. Certo, la fetta di celebrità tenta molti ma quello che oggi chiamiamo post-punk revival è semplicemente l'ennesima mutazione del noise rock, quindi un genere teoricamente non malleabile, non vendibile, non adatto ai tabloid.
Intorno a Newcastle Upon Tyne c'è del fermento: ascoltatevi i due volumi di "Inversion Therapy" pubblicata dall'etichetta Inverted Grim-Mill (le trovate su bandcamp) e vi si aprirà un mondo fatto di incubi rumorosi e scorretti che difficilmente i giornalisti hype definirebbero "post punk". Anzi è più facile che i giornalisti non la calcolino neanche.
Fra le robe putride in scuderia segnalo i Lump Hammer, in realtà disponibile anche in cassetta per un'altra etichetta di rumorosi scappati di casa chiamata Cruel Nature Records. Vengono da Tyneside e sono un trio (chitarra, batteria, voce) il cui sound è talmente saturo che è impossibile far uscire decentemente da nessuna parte. Chitarroni sludge ("Alarm" ricorda i cari vecchi Melvins), urla strozzate black metal ("Under Achiever") e inaspettati momenti introspettivi post-rock slintiani ("Where?") sono tutto quello che vi aspetta dentro quest'esordio, di cui siamo sicuri difficilmente verrà realizzato un seguito!
"Beast" è un disco libero, senza aspettative di suonare a Glastonbury e di cambiare l'Inghilterra. Un disco uscito da una sala prove piena di umidità e birra.
[Dale P.]
Canzoni significative: Alarm, Where?.
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