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AA.VV. - PO Box 52 (Wallace)

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AA.VV. - PO Box 52
Titolo: PO Box 52
Etichetta: Wallace
Anno: 2003
Produzione:
Genere: rock / noise / experimental

Voto:



Grandissima operazione in casa Wallace. L'etichetta di Mirko Spino, dopo l'illuminante produzione del "Progetto Kaspar" dei Tasaday, sforna una serie di split/compilation di gruppi senza contratto con attitudine vicina alla Wallace. Copertina simile ad una busta da lettere di cartone, differenziata, per ogni uscita, da una diversa sfumatura di colore. Il titolo, Po Box 52, si riferisce all'indirizzo dell'etichetta. Mirko, di primo acchito, fa uscire ben 6 CD con 4 gruppi ciascuno a dividersi i 70 minuti e più di un CD. Partiamo dalla singola descrizione di ogni gruppo:

ROSOLINA MAR:

Trio ultra chitarristico di ispirazione stoner/jazz (so che non vuol dire niente ma vedrete come ad ogni gruppo le definizioni vanno strette). 2 lunghi brani per loro: i 6 minuti di "La Basetta Scolpita Nella Roccia" e i 10 di "Malpensa Social Club", non un secondo noioso, divagazioni precisissime e potenti. Un piccolissimo trip da riascoltare in futuro in forma ancora più dilatata!

FIORI D'OPPIO:

Altro trio, ma stavolta con sax (e già mi sono simpatici), per ben 5 brani di ottimo post-math-noise-jazz-rock strumentale e incredibile, suonato benissimo e ricco di idee, non facili da assimilare ma divertentissimi (almeno per chi ama il genere) e pazzi. Pensate ad una versione più lenta e noise degli immensi Zu. Grandiosi gli intensissimi 6 minuti dell'ultimo brano: fischi allucinanti, tempesta noise con assolo di batteria da gruppo hard-rock anni 70! Una libidine.

FROM HANDS:

Qui siamo in duo: batteria e chitarra. Il range sonoro ovviamente è più limitato, quindi spazio a vuoti silenzi, piccoli rumori, atmosfere dilatate quasi prog, scatti jazz, improvvisazione. Non troppo interessanti dato che i due strumenti sembra che comunichino su due livelli diversi, senza capo nè coda. Ottima la perizia strumentale.

PROTEUS 911:

Trio noise con forti richiami industrial, feedback trita-timpani, suoni incomprensibili e dilatati. Questo almeno nel primo lungo brano. Nel secondo abbiamo a che fare con dei Sonic Youth leggermente più jazzy. Niente che non sia stato già esplorato da qualche gruppo post. Il terzo brano sembra una versione chitarristica dei Sigur Ròs. La migliore direzione è quella del primo brano. Per i miei gusti.

SLOPE:

Passiamo al secondo CD (ricordo che per ciascuno di essi troviamo 4 gruppi). Gli Slope sono un quartetto di math-rock. "Tokio" è un brano molto atmosferico, con qualche campionamento parlato per accentuare maggiormente questa vena. "Salam" è un po' più jazz con stacchi e tempi strani mantenendo sempre una linea comune per tutto il brano. Bello ma sà di già sentito. Debitrice di certo vecchio prog è "So Fine When You Shut Up". Il pezzo migliore del lotto.

TANAKE:

I Tanake (chitarra,sax,basso,batteria) ci offrono un solo brano di ben 17 minuti. Certo che ce n'è di gente strana in quest'Italia!! Non ho apprezzato più di tanto i suoni ma il brano (di cui non ho capito il titolo) è valido, ricco di variazioni e sfumature che lo rendono piacevole all'ascolto. Per quanto sia un'esperienza straniante avvolgersi in più di un quarto d'ora di un'unica composizione. Per il vostro gusto e per certe idee mi avete ricordato i fantastici Godspeed You!Black Emperor.

REBEKAH SPLEEN:

Più si và avanti con le raccolte si capisce che Mirko ha voluto fare un gigantesco manifesto del post di casa nostra. Influenzata da jazz, math, prog e noise la scena italiana ha evidentemente qualcosa da dire e da dimostrare. Non però i Rebekah Spleen, che si rifanno ai clichè più abusati del genere. Per fare grande un gruppo non bastano due fischi, un arpeggio e un minutaggio elevato!

IL CANE CELESTE:

Al "Cane Celeste" invece basta un unico fischio per fare uno brano fantastico e "Interstellare". Musica da ascoltare sotto acido per sognare mondi allucinati e di essere in una comune sul finire degli anni 60. Da ascoltare così, altrimenti non ha senso!.

CEKE:

Più vado avanti più inizio a pensare a Mirko Spino come un pazzo alienato che ascolta musica dalla mattina alla sera senza uscire di casa se non per andare ai concerti dei suoi protetti. Non mi spiego altrimenti come abbia fatto a scovare della musica così eccelsa! Parlo soprattutto dei Ceke, terroristi sonici con la "T" maiuscola. Fantastici. Esplosivi, di grandissimo impatto e valore. Ci voleva una scossa per ridestarmi dal sonno del post-rock. Ottimo gruppo tra SST e Touch & Go.

TARAS BUL'BA:

Dei Taras Bul'ba non si conosce niente, se non che sono presenti con un solo brano di 15 minuti. Si sente la scuola Amphetamine Reptile (che per i più distratti ha dietro la parola NOISE) e questo (come per i Ceke) è il genere di musica strumentale di cui vado pazzo, più delle varie elucubrazioni post-rock. Bravissimi, atmosferici, potenti e malati.

MR BREAD:

Dopo 14 gruppi spunta la voce (presente negli altri gruppi in minima parte). A dire il vero il primo impatto non è stato bellissimo per colpa della particolare voce di Sarmax (un po' punk-emo ma più timida), poi pian pianino è riuscita a trasmettermi qualcosa. In generale comunque mi sembrano troppo semplici rispetto alle altre cose presenti nei vari CD. Ottimo il batterista ma sinceramente le canzoni mi sembrano un po' povere.

ALBATROS QWERTY:

Folgorante inizio noise/Black Flag che sfocia in un rumoroso jazz/core e altri 15 minuti di follie anche per loro. Complesse ritmiche avvolgono l'ascoltatore che si lascia trascinare in un potente vortice rumoroso senza regole. Da ascoltare.

EROMA:

Svelerò a tutti una cosa: imparate ad arpeggiare, cercatevi un altro chitarrista "noise" ma non troppo, un batterista e partite con l'arpeggio. Avrete davanti ai vostri occhi un gruppo fighissimo! Gli Eroma sono in 5 e partono con il più classico dei brani strumentali arpeggiati. Verrebbe voglia di passare al brano numero 6 ma decido di dargli un'altra possibilità. E meno male. Kurt 18 si rifà alle atmosfere di "Disarm" degli Smashing Pumpkins. Stupenda. "Sottile Differenza" è la solita roba, così come "Today" (anche se notevolmente meglio) e "Blind Impression". Non basta saper arpeggiare con la chitarra per fare le canzoni!!

YELLOW CAPRA:

Cosa che fanno anche gli Yellow Capra ma con un gusto superiore. Ottimi suoni e splendide atmosfere grazie anche ad un violino in formazione. Mi hanno ricordato i Perturbazione del primo disco senza voce!

LENDORMIN:

I Lendormin mi deliziano le orecchie (veramente!) con il più fastidioso dei fischi. Onore al merito. Tanto non ho cani in casa!! Poi deliri sparsi, noise, cazzeggi, stacchi. Bravi ma senza un filo preciso, per quanto "Malone Muore" mi abbia fatto godere.

HOGWASH:

Gli Hogwash mi stupiscono con mandole, mandolini, slide guitar, armoniche, mellotron, hammond e chissà perchè penso a certi Motorpsycho!! Bhè tanto lontani non siamo andati. Ballate senza tempo, rilassate e avvolgenti. Un'oasi melodica in mezzo a gruppi poliritmici, noise e altro. Molto bravi con quel gusto psichedelico che non guasta mai.

MOUSE AND SEQUENCERS:

Mouse And Sequencers è una "one man band" composta da Nicola Giunta. Divagazioni libere (il secondo brano sembra una colonna sonora per un film western ambientato nello spazio negli anni '50!!). Atmosfere. Da ascoltare sotto effetto di qualche droga, capirete meglio tutto il progetto!

CLAUDIO ROCCHETTI:

Terrorismo sonoro? Forse, Claudio Rocchetti è prima di tutto un Dj e Driving Like A Turinese (il primo brano di 8 minuti) è proprio un dj-set dal vivo. Mescolare, contaminare, sventrare, stupire e spaventare: ecco i comandamenti di Claudio. Emozionante e straniante. Una grandissima sorpresa all'interno di questa odissea musicale che è PO BOX 52.

CAMPOFAME:

Manipolazioni, ecco la parola chiave dei Campofame. Minimalismo è la seconda. La ricerca di atmosfere attraverso i silenzi. La ricerca dei grandi spazi attraverso poche note.

POLA:

Solitudine? Depressione? Sembrano questi gli elementi di questo scarno cantautore (cantautore con i computer?) che si circonda di suoni atmosferici e dilatati. Non facile ma altamente suggestivo. Su tutte "My Plans Failed" è la canzone migliore. Da ascoltare da soli in una fredda serata d'inverno.

THE HUTCHINSONS:

Particolari questi The Hutchinsons. Sembrano un gruppo rock strumentale un po' strano, poi compare un dj che ci intrippa per lungo tempo mentre il gruppo sta fermo, poi ci regalano un finale jazzatissimo di circa un minuto. Il tutto "compresso" in 16 minuti deliranti. Ottimi, anche se non ho capito che musica facciano!!

LOGAN:

Ecco le band che mi piacciono tanto. Noise rock di impatto, strumentazione semplice semplice e complicate (ma non troppo) strutture chitarristiche e ritmiche. Un po' post-hardcore, un po' rock d'impatto. Da seguire con attenzione.

STEARICA:

Un po' Sonic Youth, un po' Marlene Kuntz, un po' primi Fluxus, un po' CCCP. Bhè avete capito il genere. Rock noise d'impatto con buone melodie rabbiose e divagazioni noise. Non particolarmente originali ma piacevoli.

NEO:

I minutemen senza voce. Stacchi jazz a profusione. I Primus con il dono della concisione. Ecco la musica che ci propongono i Neo. Meravigliosi, perchè non sono tutti così i gruppi? E perchè ho dovuto ascoltarne altri 23 prima di scoprirli??? Assieme ai Ceke i migliori del lotto.

Conclusioni: Mirko Spino ha cercato di illustrare le varie sottoscene italiane chiuse in sottogeneri da cui non potranno mai aspirare al successo. E perchè quindi non lanciarsi in questa folle ricerca enciclopedica? La qualità è altalenante ma nel complesso varia dall'eccellente al medio-buono. I generi illustrati sono vari (a parte troppe cadute nel post-rock più scontato) e spaziano dal noise al jazz, dall'elettronico all'acustico. Volete farvi un'idea dello stato di salute della musica underground italiana?? Volete cercare un posto dove rubare idee musicali? Volete un po' di ispirazione? O, più semplicemente, un po' di buona musica senza compromessi ma suonata solo per il gusto di farla?? Cercate i 6 CD di PO BOX 52.

[Dale P.]

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