Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  [ rock ] metal punk indie experimental pop elettronica

Sonic Youth - Rather Ripped (Geffen)

Ultime recensioni

Soul Blind - Red Sky MourningSoul Blind
Red Sky Mourning
Chat Pile - & Hayden Pedigo - In the Earth AgainChat Pile
& Hayden Pedigo - In the Earth Again
Coroner - Dissonance TheoryCoroner
Dissonance Theory
Sunn O))) - EternitySunn O)))
Eternity's Pillars
Sum Of R - SpectralSum Of R
Spectral
Cathedral - SocietyCathedral
Society's Pact With Satan
Agriculture - The Spirit SoundAgriculture
The Spirit Sound
Sprints - All That Is OverSprints
All That Is Over
Shearling - Motherfucker, I am Both Amen and HallelujahShearling
Motherfucker, I am Both Amen and Hallelujah
Maruja - Pain To PowerMaruja
Pain To Power
Castle Rat - The BestiaryCastle Rat
The Bestiary
Slomatics - AtomicultSlomatics
Atomicult
Faetooth - LabyrinthineFaetooth
Labyrinthine
Jehnny Beth - You Heartbreaker, YouJehnny Beth
You Heartbreaker, You
Amber Asylum - Ruby RedAmber Asylum
Ruby Red
Rún - RúnRún
Rún
Kayo Dot - Every Rock, Every Half-Truth Under ReasonKayo Dot
Every Rock, Every Half-Truth Under Reason
Caroline - Caroline 2Caroline
Caroline 2
Deftones - Private MusicDeftones
Private Music
Pygmy Lush - TotemPygmy Lush
Totem

Sonic Youth - Rather Ripped
Autore: Sonic Youth
Titolo: Rather Ripped
Anno: 2006
Produzione:
Genere: rock / noise / alternative

Voto:



Istintivamente mi viene da associare quest'uscita a quella recente dei Pearl Jam: nonostante la musica delle due formazioni sia diversa e imparagonabile, entrambe portano avanti una carriera che dura da decenni, ed entrambi hanno avuto il loro momento di gloria negli anni '90. L'approccio nei confronti dell'ennesima fatica è quantomai diverso. Se i Pearl Jam zoppicano, il nuovo album dei Sonic Youth mi fa capire come suona una band onesta dopo più di vent'anni sulla scena. Eravamo rimasti a Sonic Nurse. Quel disco offriva ottimi spunti melodici, una padronanza ormai totale della propria cifra stilistica, più o meno come tutti i lavori del nuovo decennio, lavori da scoprire pian piano, meno spontanei, più 'difficili'... in altre parole: il processo di 'addomesticamento' del rumore era compiuto. La critica musicale si divise tra chi si 'accontentava' di sentire l'ennesimo disco trito e ritrito, ma a suo modo unico, stimolante, rassicurante, e chi invece alzava la voce auspicando un ritorno ai grandi capolavori dei primi '90 (o un ulteriore passo avanti? Dove?). Nel 2006 i Sonic youth tornano a suonare in quattro, con Jim O'Rourke a casa (per motivi di studio), e questo Rather ripped sembra quasi un piacevole sfogo, un ritorno ai bei tempi, all'intimità dei quattro amici. Un disco semplificato, diretto, ordinato. Il gruppo, si sa, ultimamente ama certe melodie in particolare, più amare e pacate rispetto agli esordi; esse sono lo specchio di una maturazione a livello personale. Queste melodie stavolta convivono con qualche citazione del passato, in una specie di compendio, un manifesto al rovescio, un punto della situazione, che si snoda come non mai in strutture rigide e nettamente divise. Un esempio di questo atteggiamento è la terza traccia, 'Do you believe in rapture', rigorosamente schematizzata in: strofa quasi cantautoriale, pausa di riflessione, arpeggio ritmato e liberatorio. La ricerca della sintesi porta anche a questo. Ma ci sono almeno altre quattro canzoni memorabili: nei primi minuti troviamo 'Incinerate', che porta con sè una melodia strepitosa e ballabile (sembra una 'Sugar kane' asciutta e minimale). 'What a waste' ha un drumming veloce, nervoso, e scorrono riff emozionanti ancora una volta. C'è 'Turquise boy', un vero campionario della Gioventù sonica, con atmosfere tra 'Theresa's sound world' e i Velvet underground del primo. E la semistrumentale 'Pink steam', splendido flusso crescente, a suo modo un classico nella sua semplicità: praticamente spazza via in un colpo solo gran parte della discografia postrock in circolazione.

Sarebbe pretenzioso chiedere di più ad una band che ha dato così tanto per così tanto tempo. La maggior parte dei progetti inaridiscono dopo due dischi (e ne uscissero di dischi così). Non sarà 'Dirty', non sarà 'Evol'.... ma il cuore mi dice che è un gran bel disco.

[Morgan]

Canzoni significative: Pink steam, What a waste, Incinerate.


SICURAMENTE DISCO DELL'ANNO: Il libro di Massimo Dale P. Perasso. COMPRALO QUI

Questa recensione é stata letta 3735 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:


Altre Recensioni

Sonic Youth - A Thousand LeavesSonic Youth
A Thousand Leaves
Sonic Youth - DirtySonic Youth
Dirty
Sonic Youth - In/Out/InSonic Youth
In/Out/In
Sonic Youth - Murray StreetSonic Youth
Murray Street
Sonic Youth - The EternalSonic Youth
The Eternal

Live Reports

04/09/2004BolognaIndipendent Days Festival

NEWS


28/03/2006 Dettagli Sul Nuovo Album

tAXI dRIVER consiglia

Sonic Youth - Murray StreetSonic Youth
Murray Street
Cherubs - Immaculada HighCherubs
Immaculada High
Cunts - CuntsCunts
Cunts
Exhalants - AtonementsExhalants
Atonements
My Bloody Valentine - LovelessMy Bloody Valentine
Loveless
Dead Elephant - Lowest Shared DescentDead Elephant
Lowest Shared Descent
Hissing Tiles - BoychoirHissing Tiles
Boychoir
Oginoknaus - OginoknausOginoknaus
Oginoknaus
Idles - A Beautiful Thing Idles Live At Le BataclanIdles
A Beautiful Thing Idles Live At Le Bataclan
Melvins - A Senile AnimalMelvins
A Senile Animal