Il futuro del rock'n'roll mainstream è all'insegna dei super-gruppi. Ci sono stati gli Audioslave (che sulla carta sembrava il sogno di tutti coloro cresciuti a pane e buona musica negli anni 90), gli Zwan (band bislacca e parecchio insensata), ora c'è pure l'ultima incarnazione degli A Perfect Circle. In parte lo sono stati anche i Queens Of The Stone Age.
Sembra tutto così bello e spontaneo che quasi non ci si crede. Infatti sono operazione che puzzano marketing lontano un miglio. I veri super-gruppi sono i Tomahawk, i Fantomas, i Venomous Concept. Band che si uniscono per dire qualcosa di nuovo e genuino.
I Velvet Revolver sono l'incubo di ogni grungers di questo nome: i Guns'n'Roses senza Axl ma con Scott Weiland, ex singer degli Stone Temple Pilots. Innanzitutto precisiamo che Slash e co non si sono messi a suonare grunge ma organizzano un tributo al rock sanguigno da stadio. Rolling Stones in testa. La voce di Weiland porta tutto in territori alternative (grazie alle sue inflessioni depressive stile Layne Staley) ma anche alla noia.
Canzoni con ritornelli ripetuti più del necessario, riff già sentiti e un bel po' di ruffianeria. Siamo d'accordo che sono tutti ottimi musicisti ma il rock'n'roll Slash lo suonava meglio e più onestamente con gli Snakepits. Qua sembra di aver difronte 5 tossici che chiedono l'elemosina e ti organizzano lo spettacolino per mollargli due spicci. Peccato che alla fine riusciranno pure a tirar su dei miliardi....
Ah, per capire che aria tira, siamo dalle parti dell'ultimo, patetico, Jane's Addiction.
[Dale P.]
Canzoni significative: Sucker Train Blues, Fall To Pieces.
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